Ciao a tutti Sharpyni!
Come state? Spero tutto bene!
Oggi sono qui per parlarvi del libro di Massimo Valentini "Lacrime di ghiaccio" edito Cornacchione Editore. Questo è un bellissimo romanzo introspettivo, riflessivo e pieno di silenzio. Un romanzo volto a far sì che il lettore possa immedesimarsi nel protagonista, Gabriele, il quale lo accompagnerà in un viaggio senza precedenti.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, vi lascio alla trama e alla recensione!
Trama: Gabriele è un giovane uomo introverso che, per dimenticare la sola donna che abbia mai amato, s’imbarca in un’avventura eccezionale che lo porterà ai confini del mondo, un universo primigenio dove il bianco assoluto si confonde col blu cupo dell’oceano. Dove i venti sono in grado di “parlare” come se avessero una voce propria e dove le sue paure e angosce potranno svanire solo imparando a fidarsi dei propri compagni. Spinto quasi da un sentimento di autodistruzione, il protagonista di questo romanzo cercherà quella pace che tanto anela e che solo poche persone sono in grado di raggiungere. Tra pericoli di ogni tipo e bellissime descrizioni di luoghi realmente esistenti, scoprirà che l’amore vero non è solo un semplice atto fisico, ma qualcosa di molto, molto più profondo.
Recensione:
"Lacrime di ghiaccio" di Massimo Valentini è un libro evocativo, poetico e suggestivo. 
Grazie ad uno stile di scrittura scorrevole e ricercato, il lettore vivrà un'esperienza profonda; un'esperienza che gli farà conoscere l'Antartide: terra tanto ostile quanto bellissima.
Come può una ambientazione del genere non suscitare emozioni?
Ebbene, le descrizioni che Massimo Valentini ci offre creeranno un alone di silenzio volto a far riflettere. Infatti, un elemento che non può mancare in un romanzo del genere è proprio l'introspezione. 
L'Antartide è un posto ostile, freddo e vasto e fa paura come ci fanno paura i nostri pensieri.
Il lettore, insieme a Gabriele, farà un viaggio indimenticabile; un viaggio verso la ricerca di sé stesso, per affrontare le proprie paure, per mettersi davanti a nuove sfide e per poter imparare ad amare di nuovo.
Viviamo in un mondo frenetico, sempre in movimento e che ci risucchia completamente. Non abbiamo nemmeno il tempo per poter pensare.
"Lacrime di ghiaccio" ci insegna che, invece, fermarsi è dovere. Ci insegna che essere solo degli spettatori non va bene, bisogna lottare per poter rimanere in vita. Ci insegna che ritrovare sé stessi è fondamentale. Amare è fondamentale così come avere una amicizia fidata. Gabriele si allontana da tutto e da tutti fino ad arrivare ai confini del mondo per poter (anche) affrontare la perdita di una persona a lui molto cara. Per affrontare il dolore.
E che cosa è il dolore se non vita?
Questo è uno di quei libri che si termina in breve tempo tanto è il coinvolgimento che il lettore percepirà a mano a mano che andrà avanti con la lettura. Lo consiglio a tutti coloro che abbiano voglia di leggere qualcosa di diverso, di veramente profondo, immersi in un'atmosfera quasi evanescente.
