Hello!
Titolo: L'Allieva di Sherlock Holmes. Vol. I
Autore: Laurie R. King
C.E.: Leggereditore
Pagine: 384
Link per l'acquisto: L'allieva di Sherlock Holmes
Sinossi:
Siamo nel 1915. Sherlock Holmes è finalmente andato in pensione e ora si dedica allo studio delle api da miele. Il tempo scorre tranquillo fino a quando, un giorno, una giovane donna non si imbatte letteralmente in lui. Mary Russell è una quindicenne goffa, egocentrica e orfana ma con un acume non indifferente. Holmes si accorge subito della sua intelligenza e non tarda a farla diventare sua allieva. Nel loro primo caso dovranno rintracciare la figlia rapita di un senatore americano e confrontarsi con un avversario astuto: un attentatore che ha messo in allarme gli investigatori e che non si fermerà davanti a nulla per porre fine alla loro "inedita" collaborazione.
Recensione:
Tramite una scrittura scorrevole, l'Autrice ci propone una rivisitazione del personaggio di Holmes. Siamo abituati a leggere di questo Detective in altre vesti, accompagnato dal suo fidato compagno di avventure Watson mentre qui, a fare da spalla al Detective più famoso della storia della letteratura c'è una giovane donna, Mary, pronta a seguire il vecchio Holmes; pronta ad imparare da lui.
"L'allieva di Sherlock Holmes" è un giallo ma non si tratta di un giallo qualunque perché la struttura del libro fa pensare di più ad un diario. Difatti ci ritroviamo a leggere il punto di vista di Mary e la scelta di scrivere in prima persona ci farà conoscere ed entrare in sintonia con lei in maniera tale da immergere noi stessi nella storia.
Non vi aspettate di leggere il classico Holmes. Doyle ci propone un Detective distaccato, freddo, saccente e, alcune volte, anche antipatico. Laurie R. King, invece, ci propone un Holmes con dei sentimenti, attento ai bisogni della ragazza come se fosse suo padre.
Il libro scorre abbastanza bene ma, avendo una struttura particolare come quella di un diario, alcune volte si perde in dettagli e in lunghi monologhi che ho fatto fatica a superare. Non ho mai amato particolarmente il personaggio di Holmes e tantomeno lo stile di scrittura di Doyle ma questo nuovo punto di vista non mi è dispiaciuto perché, oltre a presentare un Detective diverso da come lo conosciamo, la scrittura risulta decisamente meno pesante.
Ringrazio le C.E. Fanucci e Leggereditore per questa collaborazione.