Hello!
Titolo: Quel silenzio in fondo al mare
Autore: Antonella Roncarolo
C.E.: Infinito Edizioni
Link all'acquisto: Quel silenzio in fondo al mare
IG: Sharpys_Passion
Titolo: Quel silenzio in fondo al mare
Autore: Antonella Roncarolo
C.E.: Infinito Edizioni
Link all'acquisto: Quel silenzio in fondo al mare
IG: Sharpys_Passion
Sinossi:
Nella notte del 26 Ottobre 2006, il motopeschereccio Rita Evelin si inabissa nelle acque dell'Adriatico. Nonostante il mare calmo e il cielo stellato, si consuma una tragedia: il capitano sopravvive, i tre membri dell'equipaggio vengono inghiottiti dalle profondità marine. Solo ventuno giorni più tardi, i loro corpi saranno recuperati. Il motopeschereccio rimarrà lì, una silenziosa tomba sottomarina. Questo è un racconto di attesa, dolore e rabbia. È la storia di coloro che non hanno ottenuto giustizia, narrata attraverso gli occhi di chi non può, e non vuole, lasciare che il ricordo di quella notte svanisca nell'oblio.
Recensione:
L'attesa, la morte e il ricordo.
Antonella Roncarolo ci racconta una storia straziante fatta di lunghe attese e notti insonni. Una storia che, nelle sue fasi tipiche, tocca tutti coloro che hanno perso un caro. L'attesa di sapere se qualcuno a noi vicino è ancora fra noi o meno è dilaniante e, spesso, è una sensazione che fa sfiorare la follia. Rabbia, tristezza, sconforto, demoralizzazione, speranza: queste sono le emozioni che si vivono. Attraverso uno stile di scrittura fluido e coinvolgente, l'Autrice ci fa vivere solo alcuni attimi di una storia che ha coinvolto molteplici famiglie; famiglie che hanno perso qualcuno. Il naufragio del motopeschereccio Rita Evelin ha strappato alla vita, senza pietà, tutto l'equipaggio tranne il comandante. Il libro è suddiviso nelle giornate che hanno coinvolto il fatto e mano a mano che si procede nella lettura il lettore vivrà sulla sua pelle tutte quelle sensazioni che porteranno, poi, inevitabilmente al triste epilogo. Ciò che colpisce e rattrista nello stesso istante è la speranza nell'impossibile. Quando si dice che "la speranza è l'ultima a morire" non si sbaglia perché è una delle poche condizioni che riesce a trainarti al di là del possibile, uno stato mentale che ti dà forza fino a che la realtà non impone di svegliarti. In queste poche pagine riusciamo a percepire il freddo della notte; riusciamo a percepire il freddo di quel mare che ha inghiottito, senza pietà, tutte quelle vite. Durante la lettura non ho fatto altro che riflettere sulla fatalità della vita, un giorno ci sei e l'altro non più. Il vuoto che la morte lascia nel cuore di chi resta è incolmabile, così insopportabile che per un attimo ci sembra che la vita non possa continuare. Non dimentichiamoci che, però, esiste una cosa che riesce a farci andare avanti: il ricordo. Le persone che non ci sono più continueranno a vivere grazie ad esso e solo per merito suo riusciremo a trasformare il dolore della perdita nei sorrisi della memoria. Questo è un libro pieno di emozioni e lo consiglio a tutti coloro che abbiano voglia di leggere qualcosa di reale.
Ringrazio la C.E. per la collaborazione.