Ciao a tutti Sharpyni!
Con quale lettura avete iniziato il mese di Marzo? Oggi sono qui per parlarvi di un libro nato dalla fantasia di un'autrice emergente che, devo ammettere, mi ha sorpresa molto! Vediamo subito di cosa si tratta.
Titolo: L'assassino dei confettiDi: Laura Parise
Link all'acquisto: L'assassino dei confetti
IG: Sharpys_Passion
Trama: Strani casi di omicidio iniziano a preoccupare la gendarmeria di Rouen nella Bretagna francese dove, il Capitano Madeline Brontal e il Tenente Nicolas Cressiè prestano servizio. Qualcuno sta prendendo di mira le coppie che stanno per unire le loro vite in matrimonio lasciando una scia di cadaveri accanto ai quali viene sempre trovata la partecipazione alle nozze e cinque confetti. Pur cercando di mantenere il più stretto riserbo sulla firma del killer, la stampa ne viene comunque a conoscenza e soprannomina il killer “L’assassino dei confetti”. In tutta la Bretagna e Normandia ogni coppia di futuri sposi comincia a tremare.
Recensione:
Quando un matrimonio non s'ha da fare.
"L'assassino dei confetti" è un giallo classico. Attraverso uno stile di scrittura lineare, l'autrice immerge il lettore in una storia avvincente. Il libro viene suddiviso in capitoli che mettono al centro dell'attenzione molteplici punti di vista: dalle indagini alle vittime passando per l'assassino. La struttura così suddivisa è intelligente e apprezzabile perché, in questo modo, si tende a mantenere alta l'attenzione del lettore facendo in modo che lo stesso non perda il filo della trama principale, dell'investigazione. Oltre alla struttura ben congeniata, una nota di apprezzamento va fatta anche nei confronti dei due protagonisti: Madeline e Nicolas. La suddivisione dei capitoli fatta in questo modo consente al lettore di "vivere" i due personaggi in prima persona. Infatti, non conosciamo il Capitano e il Tenente solo nelle loro vesti ufficiali ma anche nella vita privata, permettendo al lettore di entrare in sintonia con essi. Ed è proprio la sintonia a permetterci di poter investigare insieme a loro. Come nella maggior parte dei gialli, anche qui, vengono rispettate alcune regole del genere: assenza di scene sanguinose e indizi sparsi che ci permettono di giocare insieme ai protagonisti. Nonostante non sia un libro troppo intricato (alla Agatha Christie per intenderci), Laura ha saputo costruire una scia di delitti con un fil rouge abbastanza originale: il movente. A differenza del thriller, qui non abbiamo colpi di scena particolari (come è giusto che sia) e l'epilogo dell'indagine non è scontato, il risvolto finale è il vero colpo di scena. Da amante del genere posso dire che "L'assassino dei confetti" è un buon libro. Lo consiglio.
Ringrazio l'autrice per la collaborazione.