Ciao a tutti Sharpyni!
Chi non conosce i cinque di Monteverde, alzi la mano! Ma come, davvero non li conoscete? E allora serve una piccola presentazione!
François Morlupi è un autore italofrancese che, con grande fantasia, ha dato vita ai "Cinque di Monteverde". Ma chi sono? I protagonisti della serie sono ben cinque poliziotti del quartiere Monteverde di Roma che non rispecchiano (per niente) l'idea dei super-poliziotti.
Il Commissario Biagio Maria Ansaldi (insieme al suo fidato cagnolino Chagall), il Vice Ispettore Eugénie Loy, i Ringo’s Boy (William Leoncini e Roberto Di Chiara) e Eliana Alerami.
Tutti diversi, ognuno con le sue particolarità. Dimenticate i supereroi, qui abbiamo gente comune con pregi e difetti. A capo di tutta la baracca c'è Ansaldi, un Commissario dedito al lavoro, munito di grande umanità ma colpito da ipocondria, attacchi di panico e ansia. Si rifugia nell'arte e nelle sue manie ossessive-compulsive. Il Vice Ispettore Eugénie, invece, è una donna con tante fragilità; una donna che ha subito un trauma importante e che non tarda a difendersi tramite una corazza difficile da abbattere. Alerami è giovane e inesperta, la sua istintività potrebbe portarla a cacciarsi nei guai. Infine, abbiamo il duo Leoncini/Di Chiara, l'uno l'opposto dell'altro. I Ringo's Boy (chiamati così per il diverso colore della pelle) sono strampalati e ironici ma sanno il fatto loro.
Ed eccoci qui, quindi, con i Cinque di Monteverde! Soddisfatti?
Vorrei aggiungere, prima di passare alla recensione, che la prima indagine è descritta in "Formule Mortali" per poi continuare con "Come delfini tra pescecani" e infine "Nel nero degli abissi".
In occasione della ristampa di "Formule Mortali", ho avuto il piacere di conoscere Morlupi. Un enorme grazie va alla alla Casa Editrice Salani Editore . È stata un'esperienza emozionante (un po' bagnata per via della pioggia) e interessante. L'autore ci ha portato in tutti i luoghi descritti nel libro facendoci immergere direttamente all'interno della sua creazione. François è una persona squisita, molto disponibile e super simpatica!
Ma ora, passiamo al libro.
Titolo: Nel nero degli abissi
Trama: Il grande parco di Villa Pamphilj, a due passi dal Vaticano, ha due volti molto diversi: di giorno è un giardino che accoglie bambini, anziani e sportivi; di notte si trasforma in rifugio per senzatetto, drogati e prostitute. All’alba di una gelida mattina di gennaio, una di loro viene trovata senza vita, brutalmente uccisa con un’arma da taglio. La vittima aveva poco più di vent’anni, viveva da sola, si vendeva per pagarsi l’università e sperare in un futuro diverso. L’omicidio sconvolge il commissario Ansaldi e i suoi agenti, perché apre uno squarcio inatteso di disperazione nella tranquilla routine del loro quartiere. In più, arriva proprio nel momento peggiore, a due settimane da un delicato vertice politico tra i principali capi di Stato europei, con gli occhi del mondo puntati sulla capitale. Per scongiurare clamori, le autorità cittadine vogliono che l’indagine si concluda rapidamente e in silenzio: per i Cinque di Monteverde è appena iniziata una terribile corsa contro il tempo. Con la miscela di tensione e ironia che caratterizza la sua scrittura, Morlupi torna a raccontare le contraddizioni di Roma e le oscurità psicologiche in cui l’animo umano rischia costantemente di precipitare.
Recensione:
Roma, cara Roma!
Morlupi riporta i suoi Cinque a Monteverde per un'indagine che sin da subito si rivela intricata. Questa volta abbiamo a che fare non con uno ma ben due assassini spietati! Inutile dire quanto l'autore sia capace di catturare il lettore sin da subito, il suo stile di scrittura è così magnetico e scorrevole che risulta davvero difficile chiudere il libro. Come in ogni buon giallo/noir non manca la suspence ma ciò che l'autore è in grado di far scorrere nelle vene del lettore è la curiosità. La bellezza dei libri di Morlupi risiede (oltre che complessivamente nell'opera) nella possibilità di immedesimarci nei vari protagonisti perché loro non sono costruiti come supereroi ma come esseri umani. Veri. Reali. Quindi, oltre a leggere dell'indagine entriamo proprio direttamente in contatto con la vita privata degli stessi. Questo particolare non è scontato (soprattutto in questo genere di libri), spesso ci si ferma al fatto/indagine senza andare aldilà del contesto. Per quanto riguarda la trama, è sviluppata in modo magistrale. Il lettore non si ritroverà mai smarrito. Tutto segue un filo logico. I capitoli sono suddivisi nei vari giorni della settimana e questo permette di non perdere mai la linea temporale. Protagonista indiscussa delle vicende è la famosa Villa Pamphilj, tanto bella quanto crudele: teatro del primo efferato omicidio. Infatti, un particolare che colpisce, ogni volta, nei libri di Morlupi è l'ambientazione. Pur non spendendo troppe parole nella descrizione dei luoghi, l'autore è ben attento a specificare ogni zona, quartiere o via. Un dettaglio da non sottovalutare: tutti futuri luoghi da visitare se un giorno verrete a Roma! Prima di concludere, però, ancora una cosa c'è da aggiungere: Nel nero degli abissi non è solo un libro "serio" ma è anche teatro di alcuni siparietti divertenti che (sicuramente) faranno, non sorridere, ma ridere di gusto il lettore. Insomma, Morlupi non si fa mancare nulla, tantomeno l'arte! Il libro è pieno di riferimenti artistici, in tutte le sue sfaccettature, e questo non fa che arricchire l'opera. L'attenzione per i dettagli, la complessità dei personaggi e i piccoli plot twist porteranno il lettore a vivere un'emozionante avventura senza sconti. Insomma, un libro che consiglio veramente di cuore a tutti voi. Il plot twist finale vi farà rimanere con la bocca aperta. Non perdetelo!