Ciao a tutti Sharpyni!
Come state? Spero tutto bene.
Ed eccomi tornata con una nuova e fresca recensione tutta per voi! Questa volta si tratta del secondo libro di Barbara Del Sordo con protagonista la piccola e frizzante Bia! Nella prima avventura, Bia ha avuto a che fare con le arpie delle panchine verdi mentre ora si ritroverà a fronteggiare tremendi bulli!
Siete pronti per questa nuova avventura? Iniziamo!
Titolo: Bulli? Sbullizzàti! Le nuove indagini di Bia
Di: Barbara Del Sordo
C.E.: Infinito Edizioni
Link all'acquisto: Bulli? Sbullizzàti! Le nuove indagini di Bia
IG: Sharpys_Passion
Trama: Pronte/i per la nuova indagine di Bia? Aiutata dal suo team strampalato, composto dal cane pigrone Magrit, dal pappagallo Quin e dalla new entry, la topolina ballerina Ariadne, Bia scoprirà perché tre ragazzini appena più grandi di lei debbano comportarsi da bulli con i compagni di scuola e creare grossi problemi alla sua migliore amica, Laura. La lettura di Bulli? Sbullizzàti! Vi condurrà in un viaggio emozionante ed esilarante, alla fine del quale sarà chiaro che l'amicizia e i buoni sentimenti prevalgono sulla prepotenza e che a volte si diventa cattivi solo perché si è soli o disperati.
"Il problema del bullismo non andrebbe mai sminuito e chi lo subisce deve essere sempre aiutato, senza dimenticare che anche il bullo spesso ha bisogno di trovare un'ancora di salvezza, che poi è per tutti l'Amicizia con la maiuscola". (Fausto Gasperini)
Recensione:
Il bullismo. Una delle tante piaghe della società.
Affrontare il tema del bullismo non è mai facile, si rischia sempre di scrivere qualcosa che potrebbe andare oltre il politically correct. Barbara Del Sordo, in questo breve romanzo, è riuscita benissimo a mantenere un profilo rispettoso e mai fuori dalle righe. Dalla penna delicata e dal tratto scorrevolmente piacevole, Barbara affronta questo tema attraverso gli occhi dell'innocenza. Non a caso, i protagonisti sono dei bambini dai nomi strampalati ma, badate bene, questo non vuol dire superficialità. Tutto il contrario. Bia è una ragazzina semplice, sincera e devota alla giustizia. Un'amica leale e onesta che tutti i bambini/ragazzini vorrebbero avere. Pensate solo un attimo alla possibilità di avere al vostro fianco un amico in grado di proteggervi nel momento del bisogno. Non sarebbe bellissimo?
Ed è proprio quello che fa Bia. Proteggere la sua amica Laura dalle angherie dei compagni di scuola. Ma non soffermiamoci solo a questo. Il significato è ben più profondo. Avere qualcuno accanto, nel momento del bisogno, vuol dire affrontare insieme a lui la realtà. Vuol dire non abbandonare gli studi quando le "prese in giro" diventano pressanti. Vuol dire non isolarsi dal resto del mondo. Vuol dire imparare ad affrontare la vita. E vi sembra poco? A me, no.
In questo libro, Barbara mette in luce un aspetto molto importante: non guarda solo alla vittima ma anche ai carnefici. Scava, con delicatezza, le motivazioni che fanno agire i vari protagonisti (i bulli) in un certo modo. Non mette in secondo piano la parte del "cattivo" per far trionfare il bene. No, lei va oltre. L'agire umano può essere mosso da molte circostanze che spingono una persona a porre in essere determinati comportamenti. Ovviamente, con queste parole, non intendo giustificare il bullo ma voglio solo far capire come Barbara pone l'accento anche sulla parte agente. È un tema delicato che bisogna saper affrontare con le giuste accortezze. Questo è un libro che non si rivolge solo ai piccoli lettori, anzi, mi sento di affermare come queste letture debbano essere affrontate anche (e soprattutto) dagli adulti. Ricordiamoci che non si smette mai di imparare e che dietro ad ogni volto c'è una persona che prova dei sentimenti. Delle emozioni. Non dimenticatelo.
Ringrazio la C.E. per questa collaborazione.