Ciao a tutti Sharpyni!
Come state? Spero tutto bene.
Pochi giorni fa ho pubblicato la recensione de "Oltre ogni dubbio" di Maura Puccini e oggi sono qui per rendervi partecipi dell'intervista fatta all'autrice! Siete curiosi di scoprire cosa si nasconde dietro una scrittrice di gialli (e non solo)?
Come ho già detto, penso che sia molto importante premiare tutti quegli autori emergenti che, con fatica, cercano di farsi strada nel mondo dell'editoria.
Chi lo merita, deve avere visibilità! Siete d'accordo con me? E allora, vediamo cosa ha da dirci la nostra Maura!
Intervista
Sharon Lattanzi: ciao Maura, grazie per aver accettato questa intervista! Promuovere scrittori emergenti è molto importante, soprattutto quando si tratta di autori molto capaci. Iniziamo subito con una domanda a bruciapelo: cosa ti ha spinto a scrivere?
Maura Puccini: grazie per l’invito! La scrittura è un percorso iniziato dopo un evento deflagrante, una specie di spartiacque, e poi sviluppato con consapevolezza e metodo. Le emozioni represse, soprattutto rabbia, paura, smarrimento e senso d’impotenza, con la scrittura trovano modo di defluire con naturalezza. È il canale privilegiato per elaborare frustrazioni e sconfitte. Lo considero un superpotere.
Sharon Lattanzi: “Oltre ogni dubbio” e “Tocca a te” sono dei gialli. Ho sempre percepito i gialli come “difficili da scrivere”. È vero? Quanto impegno ci vuole per mantenere coerenza senza cadere nella trappola del “banale”?
Maura Puccini: da lettrice, il giallo è il mio genere prediletto perché sfama quella parte di me in costante ricerca di stimoli. Da scrittrice ne ero attratta e al contempo facevo di tutto per starne a distanza di sicurezza. Ma amo troppo le sfide per non tentare. Detto ciò, la predisposizione da sola non è sufficiente, servono ricerca e studio “disperatissimo”.
Sharon Lattanzi: Leonore Zuliani e Brando Moras sono due protagonisti costruiti alla perfezione. Determinati, con pregi e difetti, quasi come se fossero reali. Hai preso come musa ispiratrice qualcuno oppure è tutto frutto della tua fantasia?
Maura Puccini: i miei personaggi, protagonisti e secondari, non si ispirano mai a persone vere. Li partorisce la mia mente con dovizia di particolari, compresi sentimenti ed etica. Dopodiché cominciano a vivere nella storia, finché non sfuggono alla volontà autoriale e diventano autonomi, disobbedienti e persino ingrati. Alla fine diventano presenze familiari e faccio molta fatica a lasciarli andare.
Sharon Lattanzi: raccontaci anche delle altre tue opere, falle conoscere al nostro pubblico!
Maura Puccini: prima di dedicarmi ai due gialli, ho scritto una favola per i bambini di una casa famiglia, con lo scopo di far superare loro il trauma dell’abbandono. È inserita nella raccolta: “Se fossi un animale” pubblicata da Laura Capone Editore. Inoltre, ho pubblicato “Come una piuma”, un romanzo intimistico in forma di diario, la cui protagonista, affetta da anoressia nervosa, compie un percorso di guarigione grazie al sostegno della migliore amica. Un romanzo al femminile che ho amato molto e che considero il mio lavoro più intenso.
Sharon Lattanzi: sono curiosa di sapere che percorso hai fatto per diventare scrittrice. Hai frequentato dei corsi? Una scuola di scrittura creativa? Queste potrebbero essere delle informazioni importanti per i nostri lettori.
Maura Puccini: ho frequentato diversi corsi di scrittura creativa e di editing. Inoltre ho fatto parte per tre anni di una community di scrittori dove esponevo i miei racconti brevi all’impietoso giudizio dei colleghi. Non sono mancate, naturalmente, critiche feroci e stroncature. Una bella gavetta che consiglio a tutti gli autori: se non uccide sul nascere ogni velleità letteraria, diventa uno stimolo per migliorare. Inoltre sono una lettrice instancabile, ritengo che la lettura stia alla scrittura come il cibo alla sopravvivenza.
Sharon Lattanzi: siamo arrivati alla fine, hai qualche consiglio da dare ai nostri lettori? Scriverai ancora? Ci possiamo aspettare un altro romanzo con Leonore e Brando? Mi sembra che qualcosa sia stato lasciato in sospeso quindi spero proprio di sì!
Maura Puccini: mi sto godendo questa specie di limbo post pubblicazione con la lentezza che mi contraddistingue, quando si tratta di lavorare a un nuovo progetto. Qualcosa c’è ma è appena abbozzato. Per quanto riguarda la coppia di detective, per ora, non sento richiami particolari, li immagino finalmente sereni, liberi di agire lontani da me. Chi sono io per disturbarli ancora?