Ciao a tutti Sharpyni!
Come state? Spero tutto bene!
Oggi sono qui per parlarvi di una lettura delicata e toccante dove il tema dell'amicizia e dell'affetto fanno da protagonisti! Sto parlando di "Quella volta che la luna rapì un gatto" di Erika Cola edito da Edizioni Fox and Sparrows.
Ma non perdiamoci in chiacchere e vediamo subito di cosa si tratta!
Titolo: Quella volta che la luna rapì un gatto
Trama: Cosa accade quando due sguardi così diversi – quello di un essere umano e quello di un gatto – si incontrano e imparano a fidarsi l’uno dell’altro? Questa è la storia di una donna che decide di adottare una gatta, l’inizio di un legame intenso e indissolubile. Giorno dopo giorno, tra carezze, attese e silenzi condivisi, nasce un amore profondo, fatto di comprensione implicita e di presenza reciproca. I capitoli alternano la voce della donna e quella della gatta. Due prospettive diverse, due sensibilità che si completano: da una parte la donna, che trova in quell’animale un rifugio e una compagna; dall’altra il felino, che osserva il mondo con semplicità e istinto, ma anche con una sorprendente capacità di restituire verità essenziali. Un libro delicato e commovente, che celebra la forza dei legami con i nostri animali e la loro capacità di lasciare un segno eterno nelle nostre vite.
Recensione:
“Quella volta che la luna rapì un gatto” di Erika Cola è un libro di poche pagine, intense, che sanno come colpire in pieno il lettore. Una storia delicata, d’amore e d’amicizia, che solo chi ha avuto il benessere della compagnia di un amico a quattro zampe potrà comprendere fino in fondo.
Non so se questa sarà una recensione come tutte le altre perché, in realtà, la voglia di esternare i sentimenti, dopo la lettura di questo piccolo gioiello, è tanta. L’amore incondizionato e la fiducia che un animale nutre nei confronti dell’uomo sono impagabili e non paragonabili con qualsiasi altra forma d’amore. Loro sono lì, che ti aspettano e ti coccolano ogni volta che ne hai bisogno.
Il racconto di Erika Cola tocca proprio queste corde facendo riflettere il lettore sull’importanza del dare e avere, sul bisogno di sopperire (nella maggior parte dei casi) a quella solitudine che prima o poi colpisce. La verità è che le cose inaspettate sconvolgono sempre la routine quotidiana e non sempre siamo in grado di accogliere il cambiamento così, di punto e in bianco, soprattutto quando un amico a quattro a zampe è già stato nella nostra vita e abbiamo sofferto la sua perdita.
Le due protagoniste, contrassegnate da una diversità inevitabile, si fondono e si legano l’una all’altra. Da una parte abbiamo l’essere umano, incapace di riconoscere, lì per lì, la viva capacità, ancora una volta, di prendersi cura di una piccola creatura che, rispettosa e con il cuore pieno, fa capolino, timida, dall’ombra di una pianta di rosmarino.
Ed è proprio grazie al vetro ombrato di una finestra che le due protagoniste incrociano gli occhi, andando a sancire l’inizio di un amore infinito. Quell’amore viscerale che ti prende e ti trascina in una nuova vita, pronto a farti vivere attimi intensi e irripetibili. Attimi di amore, di spensieratezza e di calore; quel calore che solo una creatura priva di ogni cattivo intento può donare. L’autrice pone sul piatto della bilancia molti temi importanti (come anche quello della perdita) affrontati, però, in maniera così delicata da renderne la lettura meno “pesante”.
Erika Cola ha uno stile di scrittura fluido, talvolta evocativo, in grado di accompagnarti in un viaggio pieno di emozioni che, alla fine, rimarranno dentro, impresse per sempre nella mente del lettore.
Insomma, “Quella volta che la luna rapì un gatto” è un libro che fa riflettere molto sull’importanza di prendersi cura di sé stessi. Solo se curiamo noi stessi (mente e corpo) siamo in grado di curare gli altri. Che siano esseri umani o animali non fa differenza, l’importante è riconoscere il proprio valore e la capacità di donare amore e amicizia. Il valore delle relazioni, qualsiasi esse siano, non va mai sottovalutato, bisogna coltivarlo e portarlo avanti per rendere la vita più ricca.
In conclusione, nota personale, ho pianto tutte le lacrime che avevo in corpo.
Ringrazio la C.E. per questa bellissima collaborazione.
